venerdì 25 marzo 2011

RIUNIONE DI CIRCOLO - LUNEDI 28 MARZO


Lunedì 28 Marzo, a partire dalle ore 18:30, presso il Coordinamento Provinciale del Partito Democratico, avrà luogo la riunione dei tesserati del Circolo "Mario Monicelli". Non è stato possibile fissarla prima o nei finesettimana precedenti per questioni di ordine politico e per gli impegni universitari, di lavoro e personali di tanti ragazzi. Quest'assemblea ci accompagnerà nella fase congressuale che culminerà nel mese di Aprile inoltrato. Resta chiaramente prioritario dar seguito alle idee proposte dai tesserati nelle scorse sedute per mandare avanti le iniziative politiche concordate sulla Città di Avellino, che hanno in parte animato le iniziative pubbliche messe in campo dal Circolo.

ORDINE DEL GIORNO
  • Situazione Organizzazione Provinciale dei Giovani Democratici;
  • Discussione ed attuazione linee guida campagne referendarie;
  • Discussione rispetto al Congresso di Circolo;
  • Iniziativa politica;
  • Varie ed eventuali.

GIOVANI DEMOCRATICI CITTA' DI AVELLINO 
CIRCOLO "MARIO MONICELLI"

venerdì 4 marzo 2011

LAVORO SIGNIFICA SOPRATTUTTO DIGNITA'


L’iniziativa di ieri sera “L’Italia è ancora una repubblica fondata sul lavoro? Lavoro, Lavori, Democrazia Oggi” ha visto una numerosa partecipazione di irpini di ogni età e di diversi dirigenti provinciali del Partito Democratico che hanno atteso con interesse le conclusioni del già Segretario Nazionale della CGIL Guglielmo Epifani, attualmente Presidente della Fondazione Bruno Trentin.
Alla emozionante introduzione di Tonino Boccella che ha sottolineato l’esigenza del Partito Democratico di riaprire un dibattito serrato sui temi concreti della provincia sono seguite una relazione dettagliata dell’avvocato Ermanno Simeone rispetto alla condizione lavorativa ed economica e l’intervento dell’Onorevole Rosa D’Amelio, reso ancor più duro, oltre che dalla condizione in cui versa la regione Campania a seguito dei tagli operati dal governo, dalla volontà di Caldoro di investire sul nucleare.
Epifani con toni ponderati ma inevitabilmente arrabbiati ha tracciato una sorta di bilancio rispetto alla totale inadeguatezza del Governo Berlusconi nel far fronte alla crisi nazionale che vede un Mezzogiorno sempre più penalizzato e con tassi di disoccupazione preoccupanti rispetto ad un sistema industriale messo alle corde; oltretutto, nell’ambito di una pesante situazione internazionale, si è preferito scaricare le responsabilità sulla Magistratura e su una Costituzione, che mai prima di oggi era stata messa in discussione, anziché prendere posizioni responsabili sulle vicende della Fiat e sul Federalismo Fiscale.
Riteniamo prioritario ribadire che nel “lavoro” sancito e garantito dalla Costituzione c’è l’aspirazione di ogni persona nel vedere realizzato il proprio senso della vita, purtroppo la situazione che ci troviamo a vivere quotidianamente risulta ben diversa. Ci tocca constatare che oggi il lavoro non è più inteso come forma di riscatto dell’individuo ma, facendo un tuffo all’indietro lungo più di cento anni, è ritornato ad essere mera merce di scambio. Il maggior peso di questa situazione ricade soprattutto sulle nuove generazioni che restano inevitabilmente imbrigliate nelle forme precarie del lavoro, non avendo di fatto alcuna prospettiva. A quel 52% di giovani irpini disoccupati e a quel 47% di laureati e diplomati sotto impiegati rispetto alla loro qualifica servirebbe l’opposto di quanto è stato fino ad ora somministrato: un nesso, finora inesistente, fra mondo della formazione e mondo produttivo, soprattutto qui nel Sud dove la formazione post-universitaria è quasi del tutto inesistente, con la conseguenza che la stragrande maggioranza dei laureati è costretta a spostarsi al Nord, inaridendo sempre di più i nostri territori di entusiasmi, di passioni, di intelligenze e di competenze.
Per questo siamo convinti che il nostro Paese abbia bisogno di una oggettiva e sostanziale riprogrammazione attraverso investimenti sulla Scuola e sull’Università, per rendere il sistema complessivo della formazione capace di adeguarsi alle nuove domande della società - pensiamo al settore dell’ambiente e della salvaguardia del territorio, per fare solo l’esempio che ci sembra più evidente – e per non doverci accontentare di qualsiasi lavoro, vanificando ogni piccola aspirazione nel trovare con un posto di lavoro anche un modo per sentirci utili alla nostra comunità.
Altri paesi europei hanno già preso provvedimenti urgenti, se non per risolvere, quanto meno per affrontare questa drammatica situazione che tocca le nuove generazioni, provando a dare delle risposte, non con misure assistenziali, ma con incentivi mirati a sostenere il lavoro dipendente e autonomo, valorizzando l'apprendistato, migliorando i servizi attivi all'impiego e alla formazione professionale. Dunque bisogna far presto a pensare e praticare soluzioni pragmatiche, questo l’obiettivo a breve/medio termine del Meridione e dell’Italia per consentire ai giovani di non fuggire altrove e trovare non solo il lavoro, ma soprattutto la propria dignità.


GIOVANI DEMOCRATICI CITTÀ DI AVELLINO
CIRCOLO “MARIO MONICELLI”