venerdì 20 maggio 2011

I GIOVANI DEMOCRATICI ANALIZZANO LE RAGIONI DEI QUATTRO SI


In un clima di fiducia e responsabilità comincia la Campagna Referendaria “Pensiamo al Futuro” dei Giovani Democratici della Provincia di Avellino in vista del voto per i Referendum Abrogativi del 12 e 13 Giugno. Presso la sede del Partito Democratico di via Tagliamento, i Responsabili Provinciali Ambiente e Green Economy, Amerigo Ferrara, Politiche Sociali, Sabrina Polcari e Legalità e Anticamorra, Giovanni Di Gennaro con il Segretario, Giuseppe Mercurio ed il Vicesegretario, Augusto Nuzzolo, hanno reso note all’intera organizzazione giovanile le modalità attraverso le quali questa campagna di sensibilizzazione sarà mandata avanti per coinvolgere i cittadini attraverso i 45 circoli dei Giovani Democratici presenti sul territorio provinciale. Le opportune conclusioni sono toccate a Michele Grimaldi, Segretario Regionale e Responsabile Nazionale Saperi e ad Andrea Casu, Responsabile Nazionale Ambiente e Beni Comuni.
Una delle ragioni per cui il Coordinamento Ambiente – Sociale – Legalità ha pianificato la realizzazione della piattaforma mediatica
www.pensiamoalfuturo.blogspot.com mira all’utilizzo di questo luogo virtuale da parte dei circoli territoriali per abbattere le distanze ed avere l’opportunità di condividere opinioni, documenti, file audio/video e materiale per i Referendum Abrogativi.
Dunque si tratta di una vera e propria opportunità per incrementare il lavoro ed al tempo stesso mettere in condizione i cittadini di poter fruire di un’equa informazione, visto che le emittenti televisive nazionali, a meno di un mese dal voto, stanno arrecando un evidente svantaggio agli Italiani in termini di democrazia, non curando in maniera adeguata la pubblicizzazione dei quesiti e avallando in questo modo il pensiero di chi resta convinto che nel sistema di informazione c’è qualche meccanismo che non va più come dovrebbe andare.
Entrando nel merito del dibattito sui quesiti referendari, sono emerse molteplici sfumature sia di carattere culturale che politico, fermo restando che per correttezza di opinione sarebbe necessario tenere la partita referendaria al di fuori dei colori politici per lanciare un messaggio forte in termini contenutistici e non andare incontro ad obiezioni strumentali. Sul piano delle scelte energetiche il futuro della Nazione potrebbe effettivamente dipendere da questo importante appuntamento con le urne.
È del tutto evidente sul profilo ambientale la stretta connessione culturale rispetto ai quesiti che attengono all’abrogazione del quadro normativo della privatizzazione della gestione del servizio idrico e del nucleare, infatti nell’immediato futuro saranno preminenti le scelte che atterranno al sistema energetico mondiale. Il fatto che l’Italia faccia parte del G20 in un periodo di transizione epocale e cioè alla fine della seconda rivoluzione industriale, basata sui combustibili fossili, deve spingere la politica e la società ad inquadrare i referendum come la necessita di guardare oltre, per poter scegliere le strategie energetiche opportune e meno invasive possibili.
La privatizzazione della gestione del servizio idrico ed il nucleare risponderebbero infatti ad esclusive esigenze di stampo economico dei privati e delle multinazionali, a danno dei cittadini. In tal modo, una visione politico strategica complessiva sarebbe svilita inesorabilmente dalla logica del profitto.
Questa strategia non mirerebbe alla risoluzione delle criticità rispetto alla manutenzione ordinaria del sistema idrico, comporterebbe semplicemente un aggravio fiscale ed una serie di problematiche legate al numero esiguo delle utenze nelle periferie; allo stesso modo il Nucleare, le derivanti radiazioni ed il destino delle scorie, a prescindere da eventi naturali imponderabili, andrebbero a minare la salute e l’incolumità delle comunità, aumentando l’incidenza dei tumori e delle malformazioni genetiche. Appare comunque fin troppo chiaro che a prescindere se la corte di cassazione deciderà se far votare o meno il quesito sul nucleare, è necessario render note le criticità che lo caratterizzano, anche perché è quasi certo che il prossimo autunno sarà ridiscusso e reinserito nei piani energetici nazionali. Rispetto a questo scenario, il quesito sul legittimo impedimento rappresenta il vero ostacolo al quorum, la ragion politica del Governo Berlusconi che tiene insieme interessi economici, legati anche agli altri quesiti, e quel clima di impunità a cui la politica di questo governo, anche attraverso i mezzi di informazione ha inesorabilmente abituato gli
Italioti. Gli italiani, invece, vivono per queste ed altre situazioni, eticamente discutibili, una sorta di disagio che non fa che aumentare le distanze tra la società e la politica.
A conclusione del serrato dibattito, Michele Grimaldi, Segretario Regionale e Responsabile Nazionale Saperi, dopo aver aperto una breve parentesi sul quadro politico emerso dalle elezioni amministrative in
Campania ed in Italia, ha rimarcato la necessità di una partecipazione democratica capillare dell’intera organizzazione giovanile, al cospetto dell’importante appuntamento con i Referendum che potrà rappresentare un ulteriore segnale di risveglio al clima politico che ha instaurato l’attuale governo. La riscossa culturale, secondo il Responsabile Nazionale Saperi va costruita con pazienza e tenacia partendo proprio dalle scuole e dalle università, quali efficienti contenitori di fervide idee ed al tempo stesso
fondamenta per la costruzione della futura società.
Infine Andrea Casu, Responsabile Nazionale Ambiente e Beni Comuni ha tracciato un quadro complessivo e
approfondito sulla partita referendaria, analizzando punto per punto i nodi critici che attengono ai quesiti
in relazione agli obiettivi reali che contraddistinguono ed hanno contraddistinto nello scorso ventennio il Governo Berlusconi. L’apparente liberismo ha fatto collassare del tutto le politiche sull’ambiente, di fatto, ribadisce il Responsabile Nazionale Ambiente le questioni referendarie impongono all’attuale governo di
rinunciare all’alibi del nucleare e di affrontare finalmente la questione energetica. Questo referendum offre alla Nazione un occasione concreta per cambiar rotta e ci si attiverà affinché la maggior parte degli italiani capisca l’importanza di questo momento e decida di recarsi a votare.
I Giovani Democratici della Provincia di Avellino, consci dello spessore dei prossimi Referendum, ringraziano il nazionale per l’apporto concreto offerto loro e rinnovano dunque l’impegno sul territorio provinciale per far sì che anche l’Irpinia possa contribuire, sia in termini di consapevolezza che numerici, al raggiungimento del quorum. Nelle prossime settimane sono stati programmati infatti una serie di appuntamenti in diversi
comuni per adempiere responsabilmente alla sensibilizzazione dei cittadini, iniziative che culmineranno Domenica 5 Giugno in una giornata di mobilitazione generale dell’intera organizzazione dei Giovani Democratici della Provincia di Avellino.

martedì 17 maggio 2011

COMINCIA UFFICIALMENTE LA CAMPAGNA REFERENDARIA "PENSIAMO AL FUTURO"


Giovedì prossimo 19 Maggio, la Segreteria Provinciale dei Giovani Democratici di Avellino darà il via alla Campagna Referendaria “Pensiamo al Futuro”. Alle ore 15 presso il Coordinamento Provinciale del Partito Democratico di via Tagliamento, avrà luogo una conferenza stampa per coinvolgere gli organi di informazione, mentre a seguire, alle ore 17 è stata organizzata una riunione con tutti i segretari dei 45 circoli GD presenti in provincia per discutere in maniera approfondita delle tematiche riguardanti i quattro quesiti referendari che il 12 e 13 Giugno saranno posti ai cittadini e per la distribuzione del materiale. A dar forza al messaggio che i Giovani Democratici della Provincia di Avellino intendono lanciare, interverranno Michele Grimaldi, Segretario Regionale nonché Responsabile Nazionale Saperi e Mezzogiorno ed Andrea Casu, Responsabile Nazionale Ambiente e Beni Comuni, entrambi impegnati alacremente da diversi mesi su tutto il territorio nazionale per cementare nelle idee e nella linea politica l’intera organizzazione.
“Dopo aver lavorato per oltre un mese sui contenuti e sul materiale da distribuire in tutta la nostra Provincia, siamo finalmente pronti a partire – sostiene il Responsabile Provinciale Ambiente e Green Economy,
Amerigo Ferrara – l’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di informare e sensibilizzare il più possibile i cittadini attraverso i circoli dei Giovani Democratici, la rete dei comitati e delle associazioni, per creare un substrato culturale ottimale rispetto ai temi ed ai quesiti che saranno proposti nei Referendum Abrogativi del 12 e 13 Giugno. Nutriamo la consapevolezza – conclude Amerigo Ferrara - che la partita referendaria abbia un’importanza epocale e rappresenti l’ultima vera chance che avranno a disposizione gli italiani per alzare la testa rispetto ad un evidente gap di democrazia che il nostro Paese vive ormai da troppo tempo, e proprio per questo, va affrontata seriamente a prescindere dall’appartenenza politica o partitica. In vista di questa campagna referendaria, è stata nostra premura allestire una consistente piattaforma mediatica, già on-line da qualche settimana: www.pensiamoalfuturo.blogspot.com che costituirà un vero e proprio supporto informativo per le comunità della nostra provincia. Ringraziamo Michele Grimaldi ed Andrea Casu per aver accettato fin da subito di supportarci in questa nostra campagna di sensibilizzazione sociale.”
“Andare al voto è un nostro diritto ed un atto di responsabilità – sostiene la Responsabile Provinciale Politiche Sociali, Sabrina Polcari – si tratta di cogliere una vera opportunità di Democrazia in un momento in cui il nostro governo preferisce tutelare interessi personalistici piuttosto che i diritti fondamentali di ogni singolo individuo. I Giovani Democratici della Provincia di Avellino e non sono ben consapevoli che le emittenti televisive non daranno lo spazio opportuno ai Referendum, per questo motivo abbiamo messo su una campagna informativa solida, per divulgare il più possibile un messaggio equo che deve far riflettere i cittadini di tutte le comunità. Rivolgo – conclude Sabrina Polcari – un appello all’organizzazione tutta per un maggior impegno in questa fase, con la speranza che si riescano a convogliare energie sane per gli importanti appuntamenti di Giugno”
“Ritengo sia fondamentale – sostiene il Responsabile Provinciale Legalità e Anticamorra, Giovanni Di Gennaro – il raggiungimento del quorum degli aventi diritto al voto e la nostra Provincia può e deve fare la propria parte. I Giovani Democratici metteranno in essere quante più iniziative possibili su scala provinciale per creare opinione a tal riguardo e per illuminare quel cono d’ombra di illegalità figlio di un conflitto di interessi mai risolto che, anche in occasione dei Referendum, sta giocando un ruolo predominante nel boicottare strumentalmente il diritto al voto. Sono sicuro – conclude Giovanni Di Gennaro – che la nostra Provincia risponderà bene alla nostra sollecitazione, rivolta a costruire argini sicuri per il nostro futuro.

giovedì 12 maggio 2011

OGNUNO FACCIA LA SUA PARTE NEL PIENO RISPETTO DELLE IMPORTANTI QUESTIONI REFERENDARIE


I Giovani Democratici della Città di Avellino del Circolo "Mario Monicelli" accolgono di buon grado la linea politica espressa ed adottata dai Giovani Democratici di Solofra rispetto al movimento neofascista "Forza Nuova".
I giorni scorsi infatti il Circolo di Solofra aveva partecipato ad una riunione territoriale per costituire un comitato pro referendum alla quale aveva preso parte anche un noto esponente di Forza Nuova e questa faccenda era emersa anche mezzo stampa con toni non troppo chiari.
Sin da subito il Circolo dei Giovani Democratici di Solofra si è attivato per chiarire in maniera perentoria questa situazione, sostenendo che se Forza Nuova avesse aderito al comitato, i Giovani Democratici si sarebbero mossi autonomamente rispetto alla campagna di sensibilizzazione in vista dei referendum.
Il Circolo "Mario Monicelli" come i Giovani Democratici del Circolo di Solofra, riconoscono quali radici fondanti della propria identità il Risorgimento italiano e la Resistenza e prendono le distanze da qualsisi movimento politico non si faccia, di fatto, portatore del rispetto dei diritti umani, del rispetto per le differenze di ogni genere, senza distinzione di sesso, di origine etnica, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di orientamento sessuale, di condizioni personali e sociali.
Forza Nuova, da quel che ci risulta, si connota nella realtà italiane per atti gravi, sui quali invitiamo i più ad informarsi e riflettere.
Questi movimenti sono liberi di esprimersi sui referendum come meglio credono e speriamo lavorino davvero in tal senso, anzicché utilizzare qualsiasi occasione si presenti loro favorevole per sparare a zero su tutto e tutti con toni demagogici, moralisti e puritani, che mal si sposano con i comportamenti che spesso li fanno balzare agli onori delle cronache.
Dunque massima attenzione alle questioni referendarie in questa fase. Nutriamo la sperianza che temi di importanza epocale non siano infangati e strumentalizzati per fini politici secondi o per una mera esposizione mediatica, perché alla partita referendaria sottendono sfumature di civiltà e democrazia che riteniamo preminenti per il nostro futuro e per quello delle prossime generazioni.
Non ci resta che profondere energie in questa direzione per informare e sensibilizzare il più possibile i cittadini. Cogliamo l'occasione per rivolgere un saluto ed un "in bocca al lupo" a tutti i circoli dei Giovani Democratici che siamo certi si stanno impegnando in tal senso in tutta la nostra Provincia.


GIOVANI DEMOCRATICI CITTÀ DI AVELLINO
CIRCOLO "MARIO MONICELLI"